la "Focaccia di Susa"..simbolo dello storico Panificio Favro

Oggi parliamo di…un Panificio storico, premiato dalla Regione Piemonte in quanto ditta ultracentenaria del Piemonte e riconosciuto con il marchio dell’“Eccellenza artigiana”. Si tratta di una famiglia alla quarta generazione di panettieri. La loro storia parte da lontano, da una Susa molto diversa dall’attuale, da foto in bianco e nero che esaltano lineamenti di gente fiera e laboriosa che ha gettato le basi per un’attività che ha saputo rinnovarsi nel tempo pur mantenendo vive le tradizioni dell’arte bianca.

 Il prodotto che ci contraddistingue è il dolce tipico della nostra città, la Focaccia di Susa, fatta con farina, zucchero, burro e uova, originariamente prodotta solo in occasione dell'Epifania ed  oggi sfornata quotidianamente. I processi di lavorazione escludono per scelta nel modo più assoluto coloranti, conservanti e additivi: freschezza e genuinità sono caratteristiche imprescindibile di tutta la vasta gamma dei prodotti da forno, sani e naturali di questo panificio storico.

l primo panettiere di famiglia fu il trisnonno Domenico, che iniziò la sua attività nel 1870. La sua ricetta della focaccia, conservata con cura e tramandata di padre in figlio senza modifiche nè sofisticazioni, è quella ancor oggi utilizzata nel nostro forno, tant'è che di quel dolce, dalla leggera crosta di zucchero caramellato, si festeggiano ormai i 148 anni di vita.

La vera ricetta, conservata e tramandata dai Favro, panettieri dall’Ottocento, ha avuto un suo capostipite, quel Domenico Favro, figlio di una famiglia di bottai del Seghino che avevano visto arrivare a Susa per la prima volta, dalla montagna, un treno a vapore con il suo alto sbuffo bianco e cotonoso. Era il 1854 e i carrettieri, nel fondo valle compresero di avere un concorrente in più nel loro lavoro che si chiamava “progresso”. Quando fece assaggiare per la prima volta la focaccia che produceva nel suo primo pastino di piazza Savoia e che prese con il tempo la denominazione di “focaccia di Susa”. Domenico aveva 24 anni soltanto ed era uno dei dieci figli, nove maschi e una femmina, che suo padre aveva messo al mondo.

Tradizioni da non dimenticare e prodotti da provare!!!